Recensione “La cena di Natale” – Luca Bianchini

TRAMA: È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni e più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. Ma la più stravolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il “Petruzzelli”, in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L’obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. Ma Ninella, che a 50 anni è ancora una grande guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta “biondo champagne”, che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ancora vergine (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia il cui marito forse ha messo incinte due donne (Chiara e Damiano) e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano undici menù, su cui spicca il “supplì con la cozza tarantina” preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, sparirà l’anello di Matilde, e tutti saranno indiziati. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra.

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TITOLO: La cena di Natale
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 Novembre 2013
PAGINE: 183


Recensione

La cena di Natale è un racconto molto breve che ci racconta la cena della vigilia di Natale dei personaggi già incontrati nel romanzo Io che amo solo te di Luca Bianchini.

Una storia che si pone come sequel del sopracitato romanzo e che ci riporterà, anche se per poche ore, a Polignano a mare, luogo degli eventi. Una storia molto scorrevole e di piacevole lettura, capace di far trascorrere un paio di ore piacevoli in compagnia dei suoi personaggi; un libro che si legge in una giornata scarsa e in pieno tema con le vacanze natalizie che stiamo trascorrendo.

L’autore concentra l’intera vicenda in un singolo giorno, la vigilia di Natale e ci fa accomodare a tavola insieme a questa famiglia. Ma la cena che ci viene raccontata è una cena ricca di segreti e non la classica cena di Natale che si consuma normalmente anche nelle nostre case. Questa è una cena ricca di pregiudizi, di cose non dette e di indici puntati l’uno contro l’altro. Una cena dove ogni commensali ha il suo fardello da tenere nascosto ed è pronto a calare la sua miglior maschera davanti ad amici e parenti.

La cena di Natale è un romanzo leggero ma allo stesso tempo è ricco di sentimenti e molto profondo. I buoni sentimenti la fanno da padrone e nonostante tutti i personaggi commettono degli errori alla fine è l’amore verso i propri figli che guiderà i protagonisti verso le scelte più giuste.

Lo stile di Bianchini si conferma uno stile che apprezzo e che amo leggere, una scrittura scorrevole e ricca di ironia.

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Romanzi di Luca Bianchini

  • Io che amo solo te
  • La cena di Natale, 2013

Recensione “So che un giorno tornerai” – Luca Bianchini

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So che un giorno tornerai

Luca Bianchini

TRAMA: Angela non ha ancora vent’anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un “jeansinaro” calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: “Se sarà maschio, lo riconoscerò”. Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l’occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.

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